GESÙ IN TEMPO REALE

In questo secolo (XX–XXI) che si vanta di “idee” e di “valori” ed è pure il tempo delle immagini come mai prima era stato, Gesù, rivelato il suo Cuore in tutta la sua altezza e profondità, rivela il suo Volto. Non delle idee e dei valori, per quanto egregi, come fanno i professori, ma un Volto, una Persona viva, affascinante, avvincente.

Non una sapienza soltanto umana – una gnosi – ma il Cuore, il Volto, la Persona adorabile dell’Uomo–Dio.

Non solo una spiritualità, ma “una vita a due” propone Gesù, una “storia di amore”, un romanzo d’amore: Gesù e il singolo. Il Cuore di Gesù e il singolo. Il Volto di Gesù e il singolo. La Persona adorabile di Gesù e il singolo.

Il culto al Cuore di Gesù, al S. Volto di Gesù è culto, adorazione, amore, riparazione, adorazione, impetrazione alla sua Persona. Una realtà concreta, palpabile, visibile: Gesù Bambino, Gesù Maestro, Gesù Taumaturgo, Gesù Martire Crocifisso, Gesù Eucaristico, Gesù Risorto. Gesù unico Salvatore dell’ uomo e del mondo.

Questa è la “lieta notizia” del Cattolicesimo. Qualcuno dirà: le notizie oggi arrivano in tempo reale, mentre Gesù e il suo Vangelo sono del passato. Che cosa può dunque interessare agli uomini e ai giovani d’oggi una notizia di duemila anni fa?

In verità, Gesù, il suo Cuore, il suo Volto, la sua opera, la sua Persona non sono del passato, bensì sono di oggi, perché Gesù, l’Uomo–Dio trascende tutti i tempi e tutti i luoghi. Essendo il Figlio di Dio, è contemporaneo ad ogni uomo, ad ogni tempo, Gesù arriva all’uomo e al giovane d’oggi davvero in tempo reale. Gesù è nostro contemporaneo e noi siamo i contemporanei di Gesù. Il suo Cuore mi ama adesso. Il suo Volto con il suo sguardo mi guarda adesso.

Tutto nasce da questa contemporaneità tra Gesù e ciascuno di noi. Ogni conversione a Gesù, tutta la dedizione a Gesù che conduce dal peccato all’offerta a Lui e per Lui, la storia nuova a sua immagine e somiglianza, si realizza perché Gesù è nostro contemporaneo. Diversamente saremmo solo dei cultori di storia, dei “memorialisti”, non dei cristiani–cattolici coinvolti con Gesù, Maestro, Amico, Signore, Sposo e vita dell’anima, nella più alta e sublime relazione di Verità e di amore, di vita soprannaturale, di vita eterna.

Satana invece non vuole tutto questo. Satana non vuole la contemporaneità con Gesù, dalla quale nasce l’intimità profonda con Lui, che, tolto il peccato, rende uno in Lui, per Dio: il Cristo–teocentrismo che risolve tutto. Satana vuole ridurre il Cattolicesimo ad un’idea, ad un insieme di valori anche validi, purché non ci sia Gesù.

Satana ha perfino favorito, nel nostro tempo, il nascere di “teologie” senza Cristo, che tendono solo ad adeguarsi alle mode di oggi, allontanandosi dalla Verità del Vangelo predicato e diffuso dagli Apostoli e dalla perenne Tradizione della Chiesa, ed esaltando solo la sapienza umana, come unica fonte di conoscenza e di costruzione dell’uomo. Ecco la gnosi, la gnosi spuria.

Satana, come da il primo istante della sua ribellione, quando fu precipitato all’inferno, si batte contro Gesù Cristo e contro tutti coloro che promuovono la Regalità di Lui sulle anime e sulla storia. Satana preferisce le idee e i valori umani, perché idee e valori lasciano l’uomo come è, nel peccato, nell’orgoglio, nella impurità, nell’egoismo e nella superbia dell’umana sapienza.

Satana è il promotore, il peggior promotore del cosiddetto “nuovo umanesimo”, senza Dio e senza Cristo, anzi contro Dio e contro Cristo, umanesimo che pretende di essere “il pensiero unico”, dominante, che perseguita in modo subdolo o aperto il Cattolicesimo che gli si oppone e lo contrasta.

Idee e valori, il “nuovo umanesimo”, le “teologie senza Cristo” non redimono né salvano l’uomo. Anzi lo affogano in un abisso. Non lo liberano dal peccato e dalla morte e non gli comunicano la vita soprannaturale della Grazia santificante.

Idee e valori, nonostante gli sforzi giganteschi dell’uomo, lasciano la società e la storia nel peccato, che è essenzialmente rifiuto di Dio e di Colui che Egli ha mandato come unico Salvatore: Gesù Cristo. Invece, Gesù, il suo Cuore, le sue piaghe sanguinanti e gloriose, il suo Volto, dolce e forte, sfigurato e trasfigurato per amore, compie l’opera della Redenzione dal peccato, salva l’uomo e la società nel suo destino terreno ed eterno. Se accolto con fedeltà e amore ai suoi comandamenti, Gesù ci libera dall’inferno eterno e ci dona il Paradiso.

Ci sia permesso a questo punto di fermarci in un istante di contemplazione: com’è il Volto di Gesù? Com’è la Persona di Gesù? Com’è l’aspetto fisico di Gesù? I Vangeli letti con intelletto d’amore, permettono di intuire qualcosa, anzi confermano la profezia davidica del salmo 44: “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo” (Salmo 44, 3).

 

S .Tommaso d’Aquino, il più alto maestro del Cattolicesimo, nella Summa Teologica, spiega che Gesù, il Figlio di Dio fatto Uomo, l’Uomo–Dio, in tutto uguale a noi, fuorché nel peccato, poteva essere solo perfettissimo, bellissimo, affascinante in ogni suo aspetto interiore o esteriore. Non c’è imperfezione, neppure fisica in Gesù, non c’è alcuna bruttezza in Gesù.

Gesù è bellissimo: nel suo Cuore, nel suo Volto, nella sua anima, nei suoi sentimenti, nel suo fisico, in tutto il suo essere. Bellissimo nella sua culla, come Bambino, nella sua casa di Nazareth come giovane uomo. Bellissimo per le strade della sua terra, quando strappava l’ammirazione di persone incantate da Lui, che al vederlo esclamavano, come rapite: “Beato il grembo che ti ha generato e beato il seno che ti ha dato il latte. Beata Colei che ti fu mamma!” (Lc 11. 27–29).

Ancora più bello sulla croce, vestito solo di lacrime e di sangue, segno del suo Amore infinito per Dio e per ciascuno di noi. Che dire della sua bellezza il giorno della sua Risurrezione? Gesù, nostro Paradiso per sempre!!!

Lucius