Cinquantesimo della fondazione di “sì sì no no”
Quest’anno ricorre il cinquantesimo di “sì sì no no”. Pensiamo di far cosa gradita ai nostri nuovi aggregati raccontando brevemente l’inizio e la figura del fondatore.
A Salerno don Francesco Putti, nei primi anni Sessanta, nello svolgere il suo ministero, ebbe modo di conoscere e dirigere spiritualmente delle giovani laureate e studentesse universitarie.
Alcune di esse pensavano già alla vocazione. Dopo matura riflessione ritenne di fondare una Comunità religiosa.
Don Putti pensò a un Cenacolo di Suore che aiutassero i Sacerdoti. Infatti, egli aveva costatato che molte defezioni di Sacerdoti erano dovute anche alla mancanza di aiuto da parte dei fedeli. Perciò, le Suore avrebbero potuto e dovuto ovviare a questa mancanza. Da quest’idea sarebbero nate le Suore Discepole del Cenacolo.
Verso il nuovo caos mondiale: come distruggere la vita credendo di liberarla
Oggi più che mai l’uomo detesta i valori basilari della Vita, per assurdo proprio quelli che la rendono possibile. Il cosiddetto “nichilismo” imperante da tempo, fondato sul “nulla” (nihil), ha prodotto false coscienze e pseudo culture di morte. Come una sorta di Anti-Vita che forse è il vero volto dell’Anticristo. Inevitabile che poi le coscienze e i Popoli implodano o si disintegrino.
BERGOGLIO E SATANA
Status quaestionis
Il Dicastero per la Dottrina della Fede, l’8 novembre 2023, ha decretato (senza definire e obbligare a credere quindi non infallibilmente) che anche i transessuali possono chiedere e ricevere, pur se non pentiti, il Battesimo. Inoltre, essi possono anche fungere da padrini e testimoni di nozze in chiesa. Infine, pure gli omosessuali che convivono con un’altra persona dello stesso sesso, possono ricoprire lo stesso ruolo (ANSA, 9 novembre 2023).
BERGOGLIO E LA BENEDIZIONE SACRILEGA
Inviammo, tempo fa, un messaggio all’inquilino di Santa Marta, dal titolo: Usque tandem, Francisce? = fino a quando, Francesco? per capire fino a che punto di degrado intende trasportare la Santa, Cattolica, Apostolica e Romana. Domanda niente affatto retorica ma grave per gli interrogativi che pone perché, conoscendo Jorge Mario Bergoglio, ex primate d’Argentina, attuale detentore del potere di “sciogliere e legare in terra e in cielo”, eravamo certi che avrebbe oltrepassato la linea “maginot” dell’invalicabile, non in modo improvviso ma “lento pede” corredando i gesti e le decisioni, con un linguaggio circiteristico, vale a dire adottare il classico metodo del colpo al cerchio e alla bótte, del tipo: sì/ma, vero/però, certamente/ tuttavia, così/anche.
E' possibile scaricare liberamente il numero di Dicembre 2023 contenente il sommario annuale.
L’ultimo passo di Bergoglio verso l’abisso
Qualche anno fa, Francesco, senz’attendere risposta, s’è chiesto a bella posta: “Che cos’è la verità? Che cosa posso dire io dell’omosessualità? Dei divorziati e degli abortisti?”.
Sino a ieri (nel primo decennio di pontificato), pur senza dirlo esplicitamente, egli lasciava errare e fare il male praticamente, non teorizzando esplicitamente nulla. Quest’è stata sino a ora, la tattica di Bergoglio; tuttavia, adesso (con l’inizio del secondo decennio di pontificato …) è passato alla seconda fase mettendo nero su bianco la teorizzazione del male morale da praticarsi come se fosse bene (Sinodo della Sinodalità e Dichiarazione sui trans/Padrini e omo/ Testimoni dell’8 novembre 2023).
Il castigo di Dio Aleggia sulle nostre teste
Dio castiga
Nell’Antico Testamento il castigo di Dio è rivelato formalmente: “Se farà il male, lo castigherò” (2 Sam., VII, 14). “Dio castiga e usa misericordia” (Tob., XIII, 2); “Il Signore vi castiga per i vostri peccati” (Tob., XIII, 5); “Castigando il suo peccato Signore tu correggi l’uomo” (Sal., XXXIX, 12); “Signore eri per loro un Dio paziente, pur castigando i loro peccati” (Sal., XCIX, 8); “Dio castigò i re per causa loro” (Sal., CV, 14); “Tu castighi poco alla volta i colpevoli” (Sap., XII, 2); “Il Signore castiga coloro che gli stanno vicino” (Giuditta, VIII, 27); “Con quanta attenzione hai castigato i tuoi figli” (Sap., XII, 21); “Ti castigherò secondo giustizia” (Ger., XXX, 11).
La concezione cattolica della politica da san Tommaso a san Pio x
La filosofia politica aris/tomistica ci aiuta a mettere ordine nelle intelligenze degli uomini che si trovano a vivere nella Società moderna e post-moderna e specialmente della gioventù, più facilmente preda dell’errore del soggettivismo relativista proprio della modernità kantiana.
Per mettere ordine occorre insegnare, dare i princìpi fondamentali della filosofia politica o arte di viver virtuosamente in Società e tirarne le conclusioni logiche, che guideranno specialmente i giovani nella vita individuale, familiare e sociale finalizzata alla Beatitudine eterna.
“Vanità delle vanità, tutto è vanità”
Il disincanto
Nella vita spesso prendiamo degli abbagli, siamo vittime d’illusioni, di speranze mal riposte, crediamo a chi non è degno di fiducia. Sovente ce ne accorgiamo troppo tardi. Tuttavia, “meglio tardi che mai”.
L’importante è scuotersi dall’ illusione o dall’incanto e riprendere contatto con la realtà, anche se sgradevole. Ossia, essere “disincantati”, senza troppa ingenuità; quindi più esperti o disillusi, privi della capacità d’ingannare noi stessi e quindi anche gli altri, come fanno non pochi leader o santoni.
Gesù Cristo è un personaggio storico?
Le testimonianze storiche su Gesù
La nostra conoscenza della persona storica di Gesù si fonda soprattutto sulla testimonianza del Cristianesimo primitivo ma, anche su quella – meno dettagliata – del Paganesimo e del Giudaismo postbiblico; tuttavia, mentre il primo presenta Gesù come Messia e Dio incarnato, il Paganesimo si limita a parlare per sommi capi del personaggio Gesù Cristo, il Giudaismo, invece, lo denigra come un malfattore e un eretico o stregone che si è fatto passare per Dio.
Il miracolo è possibile?
Introduzione
Natura del miracolo
Il miracolo, in senso largo, etimologicamente deriva dal verbo latino “mirari, admiratio”; ossia, è un fatto che suscita ammirazione, stupore; insomma, è qualcosa di tangibile che si fa notare.
Questo stupore o meraviglia è prodotto 1°) dal fatto che costatiamo, con i nostri sensi, un effetto contrario a quello che dovrebbe invece essere prodotto e che, inoltre, sorpassa le capacità delle forze naturali. Per esempio, un sasso lasciato nel vuoto che non cade a terra; 2°) dall’ignoranza della causa che l’ha prodotto.
La tunica a sorte
La veste bella e preziosa, inconsutile – confezionata tutta d’un pezzo – simile a quella del sommo sacerdote, a Gesù l’aveva tessuta sua Madre, Maria, che, come gran parte delle donne ebree, sapeva tessere al telaio. Gesù, come tutti i bambini del mondo, nacque nudo. L’evangelista Luca che seppe i fatti dell’infanzia-fanciullezza di Gesù dalla Madonna stessa, s’affretta a dire che, dopo il parto verginale, “Maria l’avvolse in fasce e lo depose nella mangiatoia” (Lc, 2, 7). Poi “Gesù cresceva in età, statura, sapienza e grazia” (Lc 2, 52), e pertanto solo Maria sa quante tuniche gli ha tessuto.