"Togliete la pietra"

La Parola di Dio ha un valore universale ed eterno: leggere e meditare il Vangelo non solo dà consolazione e gioia, ma ha il potere di ’imprimere una svolta positiva alle situazioni più drammatiche della vita, se si ha il dono della fede e si prega con fiducia.

Anche per noi, oggi, il racconto dell’evangelista Giovanni, circa la risurrezione di Lazzaro, può essere motivo di speranza e d’ottimismo nella prospettiva di un intervento risolutivo di Gesù Cristo nella difficile situazione della Chiesa e della umanità soggiogata e angosciata.

Pensiamo al momento in cui Gesù apprende che il suo amico è malato, invece di correre da lui sùbito per guarirlo, indugia e temporeggia prima di recarsi a Betania, tanto che quando Egli arriva, Lazzaro giaceva nel sepolcro da quattro giorni e già mandava cattivo odore, come lo informa con benevolo rimprovero la sorella Marta, mentre Maria, gettandosi ai Suoi piedi, esclama: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”.

Ma Gesù intendeva fare un gesto clamoroso, che soltanto Dio avrebbe potuto fare, risuscitandolo davanti a tutti, parenti, amici e a molti Giudei, suoi nemici dichiarati, proclamando con solennità che Lui è padrone della vita e della morte: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno” (Gv 11, 25-36).

Il grido di Gesù che risuonò a Betania: “Lazzaro, vieni fuori”, potrebbe essere recepito oggi come un richiamo rivolto ai credenti, specialmente ad alcuni “autorevoli” uomini di Chiesa, perché si risveglino da un sonno profondo, pre-comatoso. Un risveglio che oggi sembra impossibile.

Da questo episodio sconvolgente descritto dall’Evangelista, possiamo trarre qualche insegnamento, come la certezza che Gesù interverrà – nel tempo che solo Lui conosce – tramite la fervente preghiera, se riconosciamo che solo Lui è il Salvatore. Un gesto di onnipotenza che potrebbe anche oggi suscitare meraviglia se il mondo attuale fosse più credente e preparato.

Uno dei pensieri che s’impone, riflettendo su questo episodio evangelico, deriva dalla richiesta che Gesù fa ai presenti davanti al sepolcro di Lazzaro, scavato nella roccia: “Togliete la pietra”, affidando il compito agli uomini, sorpresi ed increduli. Gesù chiede la nostra collaborazione che parte dalla fede in Lui.

L’equivalente dei cinque pani e due pesci, necessari, si fa per dire, a Gesù per sfamare una folla di cinquemila persone, che lo seguiva in un luogo solitario, sul far della sera (cfr. Mt 14, 15-31).

  

1) Operemur bonum dum tempus habemus

Il massimo dei doni fatti da Dio ad ognuno di noi è la vita, con doppia valenza: terrena, di breve durata, e celeste, senza fine; un Dio di amore che, per riscattarci dal peccato e dalla morte eterna, si è incarnato nel seno della Vergine Maria per immolarsi sulla Croce, vittima d’espiazione universale. Bastano poche parole del Credo per farci capire quanto il nostro Dio ci ami, avendo preparato, dopo questa prova terrena, il Paradiso per tutti coloro che cercano di ricambiare il Suo amore con l’ubbidienza ai Suoi Comandamenti.

Mezzi sicuri per salvarci sono il ritorno alla fede dei padri, alla preghiera del Rosario, al digiuno e alla penitenza, alla confessione frequente, alla santa Messa, al rispetto  della vita, alle opere di carità, ecc.

 

2) Cercate il bene

Cercate il bene e non il male se volete vivere… Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto…” (Am. 14, 15). Queste esortazioni del profeta Amos sono attuali e adatte ai nostri giorni, in cui si disprezza il diritto e la giustizia con leggi contro Dio e contro l’uomo, in nome della libertà di pensiero e di  azione.

Purtroppo, con una propaganda subdola e ingannevole, i famigerati poteri forti che condizionano i governi, la finanza, i media, ecc. si sono impadroniti dell’opinione pubblica con la divulgazione del pensiero unico secolare, trasformando la società cristiana in una società apostata. Anche le false religioni che si diffondono in Europa con l’invasione dei migranti, non sono equivalenti al Cattolicesimo né salvifiche, come qualcuno insinua ma nemiche dell’unica Verità. Dice il Signore: “Chi non è con Me è contro di Me”. Ma chi gestisce e provoca l’esodo in massa delle popolazioni dai loro Paesi d’origine? Già da troppo tempo i nostri nemici spadroneggiano in casa nostra!

Questa è la triste situazione che, per ora, i cattolici sono costretti a tollerare, ma che in séguito dovranno subire e sopportare nella imminenza della grande tribolazione (cfr. Mt. 24,21).     

Oggi le nazioni, di antica tradizione cattolica, proseguendo sulla strada dell’apostasia, sembrano aver perduto ogni nozione di bene e di male, favorendo leggi che infliggono pene sempre meno severe ai colpevoli, come per “incoraggiarli” a perseverare nella loro condotta…

Anche la Giustizia dei nostri tribunali risente del clima anticristiano predominante e dobbiamo prepararci a grandi sorprese: in casi particolari forse vedremo i giudici condannare gli innocenti anziché i colpevoli, ribaltando la tradizione e le consuetudini. Nel corso di mezzo secolo è cambiata radicalmente la mentalità ed il comportamento di molta gente: quello che era “male” fino a qualche decennio fa, ora non lo è più, ma accolto come un “bene”, una conquista di civiltà, anche se in opposizione alla Legge di Dio.

Alla fine chi sarà il vincitore: Dio o mammona? Sappiamo già in anticipo l’esito finale della grande battaglia che stiamo per affrontare, al costo di grandi sofferenze.

Nei documenti del Concilio Vaticano II problemi di estremo interesse, quali la massoneria, il modernismo e il comunismo, nemici tradizionali di Dio e della Chiesa, sono stati del tutto ignorati.

Tanto è vero che i frutti di quella lucida follia si sono visti sùbito nel periodo postconciliare, quando migliaia di sacerdoti, religiosi e religiose hanno abbandonato l’abito e la vocazione.

Conseguenze molto gravi che ancora si vedono, perché, da allora, anche milioni di battezzati e fedeli hanno abbandonato la Chiesa. “L’ albero si riconosce dai frutti”, dice il Vangelo.

Gli effetti “negativi” del Concilio sono evidenti e mantenuti in forza da un apparato di propaganda, sempre più aggressivo, alimentato da un falso ecumenismo mai approvato in precedenza dalle autorità, che favorisce l’equivoco e l’ambiguità.

Una domanda logica si impone: perché con il Novus Ordo Missae di Paolo VI (1969) è stata abolita la preghiera d’esorcismo a san Michele Arcangelo, che il celebrante recitava con i fedeli alla fine di ogni santa Messa?

Dopo quella infondata decisione, nella nostra società sono aumentate le perversioni, le depravazioni, le corruzioni, i delitti, i divorzi, gli aborti, le mafie, gli scandali, ecc. e tante cattive leggi civili. Perché non ripristinare quel potente esorcismo? Forse perché satana è riuscito a convincere qualche personaggio altolocato a togliere anche gli ultimi ostacoli? Meditate, gente, meditate…

 

3) “Non vergogniamoci di essere cristiani!”

Nella Lettera a Diogneto, diretta ai primi cristiani, tra i molti consigli viene ricordato quello rivolto alle persone che avevano difficoltà a liberarsi dal paganesimo, in vigore da secoli.

Tra non molto tempo, i credenti, tenaci e perseveranti, dovranno affrontare il giudizio degli atei, transfughi, apostati, schierati con il nemico e saranno giudicati duramente.

Il fatto, poi, che i “grandi” personaggi della cultura, molti leader politici, teologi, esponenti religiosi, giornalisti, ecc. “ignorino” tutto ciò che si riferisce alla fine dei tempi è la prova che il nemico con i suoi adepti, sta lavorando in grande stile.

Tutta l’umanità, in questo periodo unico e conclusivo della Storia, è vittima del grande inganno, propinatoci il 26.06.2000, con il Terzo segreto di Fatima, falso o manipolato, per cui il problema del futuro resta molto oscuro: infatti, mentre i credenti non conoscono la volontà di Dio scritta in quel testo, i nemici della Chiesa e dell’umanità, a livello di leader, la conoscono, per cui agiscono di conseguenza se il Padre Eterno glielo permette!

I nemici pensano di vincere la battaglia, ma non sanno quello che Dio Padre può riservare loro. Perciò i credenti è bene che siano informati su alcuni elementi dettati dalla logica.

È chiaro che da tempo, dietro gli avvenimenti mondiali più importanti, c’è satana che si serve dei suoi adepti, in veste di servitori politici, per distruggere la Chiesa e la Creazione.

È anche logico pensare che sia in corso, a livello spirituale, una grande lotta per conquistare le anime, chiamate da Dio alla salvezza e contese dal nemico per il suo regno infernale.

Anche i credenti, oggetto della grande contesa tra il Bene e il Male, hanno un ruolo importante, perché scelti, eletti, per dare una forte testimonianza a Gesù Cristo ed alla santa Chiesa.

Le anime vendute a satana avranno poche possibilità di pentirsi, per cui andranno eternamente perdute se respingeranno, anche in extremis, gli appelli alla conversione.

A Fatima la Madonna aveva promesso che “alla fine”, cioè al termine di tante tribolazioni, il Suo Cuore Immacolato avrebbe trionfato: “aiutiamola” in questa sua grande impresa.

Non ci rimane che ringraziare il Signore Dio Padre per averci chiamati a vivere in questo periodo storico straordinario che rivelerà la Sua potenza, la Sua giustizia ed anche la Sua misericordia!

Marco