I leader mondiali vogliono estendere l’apostasia

Per completare il quadro è previsto un nuovo scisma nella Chiesa, che trae origine dal modernismo, dal pluralismo, dall’ecumenismo, dal relativismo e dal nichilismo, tutte ideologie che vanno contro la tradizione secolare del Magistero. Gesù è sempre lo stesso: ieri, oggi e domani.

E non possiamo cambiare nulla della sua sublime dottrina, neanche uno iota.

Le premesse per provocare lo scisma già ci sono, a giudicare almeno da alcune dichiarazioni fatte da personalità ecclesiastiche.

I nemici di Dio, osteggiando i veri credenti e tutto ciò che contribuisce alla salvezza delle anime, vorrebbero distruggere la Chiesa, pur sapendo che è fondata sulla roccia di Cristo, che ha promesso: “Portae inferi non praevalebunt”.

Satana lo sa benissimo, ma si sforza di procurare ad essa più danni possibili con la persecuzione, le sette segrete, le guerre, l’odio, l’inganno, la pornografia, le mafie, i media, le discoteche, ecc.

Anche l’apostasia fa parte della lotta finale contro la Chiesa ed ha provocato già molti danni. Satana avendo “esaurito”, si fa per dire, il repertorio d’ipocrisie e di inganni, negli ultimi tempi suggerisce ai suoi adepti alcune leggi grottesche e blasfeme da imporre alle vittime dell’ apostasia, come il gender, il matrimonio omosessuale, l’eutanasia, l’ utero in affitto, ecc.

L’apostasia è il massimo peccato contro la Trinità, essa non è il disprezzo di un Comandamento o la negazione di un dogma, ma il rigetto totale di Dio, il Bene totale

È rifiutare la Verità: se poi il rifiuto è voluto da una persona consacrata, allora l’errore può assumere i contorni del peccato contro lo Spirito Santo, che non sarà mai perdonato (Lc, 12, 10).

La società attuale è infelice ed inquieta e tale malessere viene spesso attribuito alla crisi economica ed all’incertezza del futuro. Anche la guerra e la povertà pesano molto sulle prospettive future, ma non sono i mali peggiori, mentre l’apostasia – inserita per libera scelta nel preambolo della Costituzione Europea – sta assumendo un ruolo negativo, ma decisivo nel piano di Dio.

Anche da parte di alcuni esponenti ecclesiastici si stanno delineando atteggiamenti equivoci verso la Verità e benevoli verso altre religioni, accolte alla pari con il Cristianesimo, pure se prive di ogni valore salvifico… False dottrine che vorrebbero influenzare in qualche modo la dottrina cattolica!

Non sono le religioni che adorano un Dio unico, come l’ebraismo o l’islam, a salvarci – senza parlare delle antiche religioni orientali, induismo, buddismo, scintoismo, ecc., nobili e rispettabili quanto si vuole – ma è solo Gesù Cristo, il vero Dio che salva, unico Salvatore e Giudice di ogni uomo circa il destino eterno. In Lui c’è misericordia e giustizia.

È sempre grande saggezza essere battezzati “Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!”.

 

Verso il governo dell’anticristo

L’umanità oggi è infelice ed inquieta perché molti battezzati hanno dimenticato o rifiutato il Dio Trinitario, unica roccia di difesa contro le forze del maligno. L’apostasia, come tentativo di fare a meno di Dio, ritenendoci auto-sufficienti mediante il progresso tecnico-scientifico, si è rivelata un grande inganno, provocando insicurezza, inquietudine e disperazione.

Molti cristiani, pensando di essere più liberi, insieme con i Dieci Comandamenti, hanno abbandonato ogni autorità morale. Con l’apostasia, i cristiani sono divenuti “idolatri e pagani” scegliendo il nulla, il fallimento completo della loro esistenza: lo conferma l’aumento dei casi di depressione, di malattie mentali, di delitti, di aborti, di suicidi e dell’eutanasia come diritto – già legalizzata in varie nazioni – che ci stanno portando lentamente all’autodistruzione.

È probabile che l’umanità dominata dalle forze malvagie legate all’anticristo, non voglia cambiare programma di vita, per cui è possibile che la situazione attuale peggiori ulteriormente fino ad un punto di massima tensione a cui si cercherà di porre rimedio: ma il “rimedio” sarà il governo dell’anticristo, invocato come il liberatore; in realtà sarà il regno infernale delle tenebre che durerà tre anni e mezzo, ma sarà anche la prova finale che Dio permette per la conversione di molti apostati e la punizione di quei malvagi che fino all’ultimo hanno rifiutato la salvezza.

Anche sul piano politico stanno sorgendo problemi sconvolgenti, come le grandi migrazioni dal Medio Oriente e dal Nord Africa verso l’Europa con il consolidamento dello Stato islamico dell’Isis a spese dell’ Iran e della Siria, con l’arrivo in Europa di moti cristiani perseguitati e di numerosi musulmani indottrinati contro gli “infedeli”: i nemici dei cristiani stanno preparando l’attacco frontale contro la Chiesa.

Un attacco non solo ideologico, ma violento e distruttivo contro il soglio di Pietro, il Vaticano, Roma e l’Italia cristiana e anche contro gli Stati europei per imporre a tutti la religione del Corano e vendicare tutte le sconfitte che nei secoli passati l’Islam ha subito dalle nazioni cristiane.

Il cardinale Giacomo Biffi, morto a Bologna l’11 luglio 2015, teologo illustre, uomo coraggioso e libero, capace anche di fine ironia, scriveva in tono profetico, qualche anno addietro sull’Europa post-cristiana e sul pericolo dell’islamizzazione:

Io penso che l’Europa o diventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la cultura del niente, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale che sembra essere l’atteggiamento largamente dominante nei popoli europei più o meno tutti ricchi di mezzi e di povertà. Questa cultura del niente non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’Islam, che non mancherà: solo la riscoperta dell’avvenimento cristiano come unica salvezza per l’uomo potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto”.

E sulla condizione dei cristiani d’oggi, ambigui tra fede e indifferenza, scriveva:

Questa vocazione alla martyria, alla testimonianza è di tutti i cristiani, i quali non hanno scelta o testimoniano e saranno partecipi della gioia di Dio o si rifiutano di testimoniare e incontreranno la divina riprovazione e il fallimento della loro esistenza”.

 

Un’attesa colma di speranza

Secondo la visione cristiana, il mondo ateo è infelice, inquieto e disperato: può essere difficile dimostrarlo da parte dei laicisti che escludono i valori religiosi e quindi la gioia di appartenere a Cristo. Obbiettivamente molti periodi storici del passato, vissuti nel rispetto della legge di Dio, sono stati assai più felici rispetto ad altri periodi vissuti nel paganesimo o nell’indifferenza religiosa. Basta pensare ai milioni di vittime del comunismo negli ultimi cento anni della storia.

Dio è fedele e premia le nazioni cristiane con la pace familiare e sociale.

Oggi il mondo è in grande fermento e d’improvviso potrebbe esplodere per colpa dei suoi abitanti fanatici e farci precipitare nella tragedia: mai il nostro pianeta è stato così a rischio d’estinzione a causa della rabbia, dell’odio o della disperazione dei suoi abitanti.

Anche le grandi potenze – Usa, Russia e Cina – dimostrano incertezza ed instabilità: invece di darci pace e sicurezza, sono diventate motivo d’inquietudine e di preoccupazione.

Per il gesto impulsivo di qualche pazzo o per un attentato terroristico, all’improvviso l’umanità potrebbe trovarsi nell’angoscia della guerra totale che non esclude nulla e nessuno.

In tale situazione chi potrà salvarci? Solo Dio può farlo, rispondendo alla preghiera dei credenti. Ma quanti sono oggi i credenti e i convertiti dalla condizione di apostasia? Avranno il tempo e la possibilità di rivolgersi a Dio, per ottenere il suo perdono e la sua misericordia?

L’umanità pagana ed apostata merita ancora il perdono di Dio?

I problemi delle singole nazioni si stanno dilatando a dimensione globale, tutto il mondo risente di analoghi problemi collegati tra loro, come nessun genio avrebbe potuto programmare, se non per la permissione di Dio. La sua Provvidenza sta preparando la soluzione di tutti i nostri problemi con amorevole pazienza e giustizia. Dio sa leggere nei cuori e impedirà ai malvagi di distruggere la Creazione e la razza umana creata a sua immagine e somiglianza. Sarà severo con gli orgogliosi ed i potenti venduti a satana, ma misericordioso con i deboli e con i miti. L’apostasia, massima sfida della umanità contro Dio, ha in sé il tarlo della sconfitta: più l’uomo si allontana da Lui, più scopre la sua fragilità e il tormento della solitudine; prima o poi sente il bisogno di ritornare alla casa del Padre, ricco di Bontà e i Misericordia.

Il rischio sta nell’attesa: non sappiamo quanto tempo il Signore ci concede per la conversione. Siamo avviati verso tempi duri e incerti.

Marco