Ravasi e la Natività di Gesù

Supplemento culturale domenicale del "Sole-24 ore" di domenica 22 dicembre 2019, articolo "La Natività di Gesù spiegata dai Profeti". Chi può esserne l'autore? Ma certo che lui, il card. Ravasi, il noto "uomo di cultura" (anche di fede???), che tra l'altro firma anche la rubrichetta "Breviario": tutta la prima pagina è sua.

La lettura scorre abbastanza veloce, finché si arriva al seguente passo: «Potremmo, allora, dire meglio che in realtà lo sguardo matteano è 'retrospettivo': sugli atti presenti della famiglia di Nazaret egli getta la luce della profezia, interpretandoli secondo pagine anticotestamentarie più adatte a quello scopo. Il primo passo profetico selezionato è Isaia 7, 14: la generazione verginale e quindi divina avviene "perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi" (Matteo 1, 22-23). Isaia probabilmente pensava al figlio di Acaz, il re di allora, un erede di nome Ezechia in cui il profeta porrà molte speranze.

Per questo nell'originale ebraico, per indicare la madre, si ha il vocabolo 'almah, "giovane donna", e non "vergine" (betulah). L'antica versione greca biblica detta "dei Settanta" scelse questo secondo significato traducendo "parthénos", "vergine", e così offrì a Matteo la base per fondare la cristologia del Figlio di Dio, nato sì da una donna, ma non "da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio» (Giovanni 1, 13).

Il Ravasi ci sta dicendo che Cristo non è nato da una vergine, che Maria non è vergine, che dunque i Vangeli mentono e che la Chiesa ci ha ingannati per duemila anni.

Tutto nasce, ci spiega con la sua scienza filologica, dalla furbesca scelta dei Settanta di leggere “vergine” laddove era scritto “giovane donna”, tra l'altro con riferimento a Ezechia e non a Gesù (con buona pace del carattere messianico di Isaia, che secondo il Ravasi era relativo solo al re-messia figlio di Acaz). Con pari disinvoltura vengono successivamente fatti a pezzi gli atri due riferimenti profetici.

Ci si può domandare a questo punto che ne sia della divinità di Gesù, nato secondo il Ravasi “da volere di uomo”, come ognuno di noi.

Questo, dunque, il modo scelto dal “Sole-24 ore” di festeggiare il Natale. Ma che per farlo si sia servito della penna di un cardinale, prete, apostata e blasfemo, che nega tutte le più sante verità della fede, penso sarebbe stato inconcepibile anche solo cinquant'anni fa.

Osserviamo anche il silenzio (ormai banale definirlo “assordante”) di Bergoglio e della sua cricca, che proprio in questi giorni danno dell'«eretico falso» a chi afferma, con Nostro Signore, che Giuda è all'inferno.

Se il Ravasi ha un minimo di dignità, getti la porpora. Di lupi feroci travestiti da pastori ne abbiamo francamente abbastanza.

F.D.

 

Nell’augurare un anno nuovo, ricco di benedizioni celesti, ringraziamo di tutto cuore i nostri associati per il loro sostegno spirituale e materiale. Che Dio li ricompensi e la Vergine Santa li custodisca.

sì sì no no