LA GUERRA CONTINUA

Alle domande poste sulla reale, e non solo verbale, continuità tra Tradizione apostolica e Concilio Vaticano II, tra Messa apostolica detta di San Pio V e Novus Ordo Missae di Paolo VI non è stata data alcuna risposta da parte di Benedetto XVI se non la ripetuta affermazione della continuità, senza alcuna prova.

 

A parte il riconoscimento che la Messa tradizionale non poteva essere abrogata e che non lo è mai stata (Motu proprio del 7. VII. 2007), non vi sono stati cambiamenti positivi sostanziali sulla “nuova” dottrina della ‘collegialità episcopale’ (Lumen Gentium), della ‘libertà religiosa’ (Dignitatis Humanae), del ‘pan-ecumenismo’ (Nostra Aetate), dell’ «antropocentrismo» tendenzialmente panteistico (Gaudium et Spes). Anzi si è registrato un incremento di visite in moschee, templi protestanti e sinagoghe che sono sfociate nell’ incontro di Assisi del 27 ottobre 2011.

Il cattolico fedele non può accettare e neppure tacere su tali “novità” che concernono questioni di Fede e di Morale  e contraddicono il Magistero costante della Chiesa sino a Pio XII, la S. Scrittura e la divina Tradizione.  Anzi il cattolico fedele è tuttora posto “in una tragica necessità di opzione” (cardinali Alfredo Ottaviani e Antonio Bacci, Lettera di presentazione del Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae, Corpus Domini 1969).

Per evitare il pericolo remoto di uno scisma futuro non è lecito annacquare la Fede nel presente, così come per evitare un possibile cancro non è lecito buttarsi dal 7° piano con la speranza di uccidere solo il cancro futuro e lasciare intatto il corpo attuale.

La nostra rivista “sì sì no no” è antimodernista e continuerà ad esserlo denunciando le deviazioni dottrinali, morali e liturgiche che hanno invaso il santuario sin dal Concilio Vaticano II. Non possiamo accettare una pace apparente senza che sia stato risposto alle domande che sono state fatte a partire dal  1962. Pertanto, con l’aiuto di Dio, senza perderci in accuse personali, continueremo la battaglia della Fede contro l’eresia neomodernista.

sì sì no no