ALCUNE FORZE OCCULTE CHE HANNO MANOVRATO IL VATICANO II

«Pio IX diceva al tempo del Primo Concilio Vaticano che il Concilio è fatto dallo Spirito Santo, dagli uomini e dal diavolo… in certe ambiguità liturgiche e disciplinari […], nel pluralismo teologico […] io ci vedo la presenza dell’hinimicus homo, l’opera di satana, cioè di uno di quei tre personaggi che hanno lavorato nel Concilio Vaticano II» (padre Gabriele Allegra, Ideo multum tenemur Ei, quaderno III, 23 agosto 1975).

●Il profeta Ezechiele venne trasportato in spirito dal soffio di Dio nel tempio di Gerusalemme. “Figlio dell’uomo alza i tuoi occhi e guarda” disse il Signore al suo profeta. Ed il profeta guardò nel santuario, la parte più santa del Tempio, e vi vide un idolo, l’idolo della Gelosia. Questo era Baal, la più infame di tutte le divinità fenicie, chiamata così da Dio stesso, ferito al cuore. E davanti a Baal chi stava dunque prostrato? il sacerdozio! (...) sì, una parte del sacerdozio, alcuni sacerdoti divenuti apostati! Il profeta rimase stupefatto. Ma già il soffio di Dio lo trascina in un’altra parte del Tempio: “Figliuolo dell’uomo, apri la muraglia”. Ed attraverso la breccia il profeta scopre una stanza segreta; e sui muri all’intorno pitture di rettili e di animali dinanzi cui settanta uomini con turiboli in mano li adoravano. Le settanta persone erano settanta seniori, cioè la classe dirigente presso il popolo ebraico. E la classe dirigente era divenuta apostata. Il profeta tremava, ma il soffio di Dio ancora lo trasportò in un’altra parte del tempio: “Figliuolo dell’uomo, volgiti da questa parte e vedrai”. Ed il profeta vide alcune donne assise per terra che piangevano; ma quello che esse piangevano era il dio della voluttà che si diceva morto. Erano le vergini ad avere apostatato. Ma il soffio di Dio trasportò per la quarta volta il profeta all’ingresso del Tempio: “Figlio dell’uomo hai visto; ma se ti volgerai anche altro vedrai!”. E il profeta guardando vide altri 25 uomini vicini al vestibolo che voltavano la schiena al Tempio del Signore ed adoravano il sole. Ora questi venticinque uomini appartenevano al popolo e così anch’esso voltava la schiena al tempio del Signore (Ezechiele, VIII, 3 e sgg.).

Iddio rivelò ad Ezechiele il suo sdegno in questi termini: “Figlio dell’uomo, tu lo hai visto, è forse piccola cosa per la casa di Giuda fare queste abominazioni al suo Dio? Eppure le ha commesse e mi ha irritato. Anch’io agirò quindi con furore; l’occhio mio non li risparmierà, non avrò pietà, e per quanto gridino ad alta voce non li ascolterò (...) poi comandò: “Fate accostare quelli che debbono punire il popolo infedele e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione. Ed ecco venire dal lato della porta superiore sei uomini, ognuno dei quali aveva la sua spada distruggitrice (...) e Dio disse loro: “passate per la città e colpite; il vostro occhio non risparmi nessuno e siate senza pietà; uccidete, sterminate vecchi, giovani, donne e bambini; distruggete ogni casa ed empite di morti i cortili. Uscite! e quelli uscirono ed andarono a fare la vendetta di Dio” (Ezechiele, IX, 1 e sgg.).

Il modernismo “società segreta” e la sua reviviscenza

San Pio X nel motu proprioSacrorum Antistitum” del 1° settembre 1910, dopo aver ribadito la condanna del modernismo quale “collettore di tutte le eresie” (enciclica Pascendi, 8 settembre 1907), spiegava ai vescovi che il movimento modernista era diverso da tutti i movimenti eterodossi i quali avevano attraversato la storia della Chiesa e somigliava ad uno solo, lo Gnosticismo del II secolo, perché, come questo, avrebbe voluto cambiare il Cristianesimo e la Chiesa dall’interno, rendendoli una pura conoscenza filosofica panteistica (‘gnosi’). Lo gnosticismo era stato debellato dai Padri ecclesiastici.

Il modernismo, invece, benché colpito duramente dalla Pascendi si era rintanato nelle viscere della Chiesa; i modernisti si erano nascosti o si erano “messi in sonno”, per potere cambiare la Chiesa romana nascostamente. Nel succitato motu proprio papa Sarto